Mi brucia un po’ la gola che potrebbe essere raffreddore, polmonite, senso di mali immaginari intrappolati nel cannarozzo. Faccio dei colpetti di tosse che dovrebbero servire a capire se ci sono ancora o sono totalmente onirica. Poi, mi batto il petto un paio di volte e mi risveglio. Ah, mi ero addormentata, dunque. In quegli orari che ti fanno sentire in colpa, dunque. Allora toccherà farsi il caffè e metterlo nel bicchiere perché fa tanto artista e forse potrei andare a Sanremo.
Mi è balzato alla mente quando hai parcheggiato storto, perché, diciamolo, tu con la macchina grande non sai parcheggiare, è inutile che chiamiamo la casa automobilistica per capire il perché, è una questione intima e privatissima il perché.
Tu parcheggiasti storto per farcela entrare, in quel posto che ce ne sarebbero state tranquillamente due, secondo me, a metterle bene, ma tu avresti detto che no, non ci stavano.
E la questione è tutta qui. Mi sono svegliata e ho capito qual è: le proporzioni.
Non siamo tanto bravi a capire gli ingombri. Ma non sono proprio errori di valutazione, è più che ci si lascia andare tanto.
Il caffè sale, ma la mia nuova conoscenza non svanisce.
Se fossi qui, diresti che devo spegnere il gas perché tra un po’ la moka esplode, io, invece, ti guarderei come un pazzo e la lascerei borbottare, ché le serve ancora tempo per finire di sputare fuori tutto.
Gli ingombri, dobbiamo imparare, e li impareremo.
Ci sfracelleremo amorevolmente con le misure esatte in nostro possesso e le macchinette spente al momento giusto e i parcheggi diritti diritti che la casa automobilistica ne sarà fiera.
Sarà come una rinascita molto precisa e sarà bellissimo.
(Ah, e questa cosa immagina che te la legga mentre sono in mutande in piedi sul letto, aiuterà).
Mi hai eccitato. Beato lui.
La leggerezza del quotidiano. Molto brava nel tracciarlo …bravissima nell’evocarlo …in piedi ,parlando direttamente all’animo di chi legge.
Quanto caffè sprecato…bevanda troppo nobile.Non tutti dovrebbero assaggiarla.
Buon caffè carissima! 🙂
A te:)