Esistono fondamentalmente due modi di vivere una devastante passione amorosa:
1. la incontri, succede, non l’avevi previsto, impazzisci: la vuoi e la sua potenza ti brucia, ti consuma, ti dissangua, ti sfibra e ti esaurisce presto, lasciandoti privo di sensi sul pavimento del tuo essere, con la bavetta laterale alla bocca. Per questo e altri motivi meno interessanti, finisci per detestarla, accusarla di non essere possibile, distorcerla nel tuo ricordo e spergiurare che mai più. Ma poi, chissà.
2. la incontri, succede, non l’avevi previsto, impazzisci: la vuoi e la sua potenza ti esalta, ti rinvigorisce, ti rinforza, amplifica sensi che non ricordavi di avere, conferisce significato e direzione a tutto quello che fai, ti spiccia casa e, per nessun motivo al mondo, vorresti che finisse mai. Per questo e altri motivi meno interessanti, ti fa un buco grosso così a cavallo tra “ma per te non era lo stesso? Io mica stavo da solo..mi sembrava proprio che anche tu…” e “Oddio, esagero, sono pazzo, devo andare in analisi prima possibile.”
Secondo una ricerca inesistente che ho appena inventato, le probabilità che la categoria 1 e la categoria 2 si si innamorino tra loro è desolatamente elevata.